La storia del gruppo (i primi cinquant'anni...)

Medaglia d'Oro al Valor di Marina

TOMMASO CELLOTTINI


CANNONIERE ARMAROLO


(ALLA MEMORIA)


Nato a Monfalcone (Trieste) il 22 ottobre 1922
Tommaso Cellottini
«Giovanissimo cannoniere animato da profondo sentimento del dovere e dotato di elevata nobiltà di sentimenti, già distintosi per abnegazione e slancio, dava nuova sublime prova di dedizione in occasione di grave incidente occorso alla propria silurante.

Investita quest'ultima in ore notturne durante difficile missione di guerra e ridotta in precarie condizioni di galleggiabilità, si lanciava sulla parte pericolante della nave allo scopo di trarre in salvo i numerosi militari immobilizzati che vi erano rimasti.

Nonostante il pericolo imminente, con sforzi sovrumani riusciva a portare a compimento ripetutamente il suo nobile tentativo finchè, staccatasi la struttura squarciata, scompariva con essa in mare, immolando la giovane esistenza in un atto di eroica abnegazione».
(Acque Occidentali della Sicilia, notte sul 12 gennaio 1943).

(D.L. 20 dicembre 1944).

STORIA DEL GRUPPO A.N.M.I. MONFALCONE ... i primi 50 anni ...

(a cura del Dott. Cernigoi Enrico)

Il Gruppo A.N.M.I. di Monfalcone venne costituito cinquanta anni fa da un gruppo di amici, ex marinai, che intendeva in tal modo ricreare un legame spirituale con una parte della società italiana, quella marinara-militare che rinasceva a poco a poco dopo la disastrosa esperienza bellica. Già prima della seconda guerra mondiale esisteva una struttura associativa per tutti coloro che avevano prestato servizio in quell'arma, ma i paurosi vuoti creati tra gli appartenenti della stessa con 1'entrata in guerra, ebbero come conseguenza 1'obnubilazione di questa struttura negli anni bui che seguirono il corso del conflitto.
La situazione politica generale e, nella Venezia Giulia in particolare, ancora incerta alla fine degli anni '40, vide maggiormente limitare le possibilità di un normale svolgimento associazionistico. Anche se, infatti, l'appartenenza a detta organizzazione era prettamente apolitica, in quegli anni tutto quello che poteva ricordare associazioni combattentistiche era in qualche modo isolato ed emarginato dalla vita civile.
Nel 1947 su iniziativa privata del sig. Di Pauli e di alcuni altri lavoratori, operai ed impiegati dello stabilimento Cantieri Riuniti dell'Adriatico, fu creata una sezione marinai a Monfalcone. Le prime riunioni si tennero nel rione di Panzano, nell'osteria da Splendor, e furono più che altro un normale ritrovarsi tra amici tra una partita a carte e una bevuta.

Il primo anno fu speso nell'attività di proselitismo e, mano a mano che il gruppo cresceva, si rese necessario organizzarlo soprattutto sotto l'aspetto burocratico.
Quando il numero di iscritti raggiunse le 25 unità, il 23 gennaio 1948, si formò ufficialmente il gruppo di Monfalcone, con la volontà di racchiudere in un'unica famiglia i marinai d'Italia in congedo del monfalconese.

Nella prima assemblea furono eletti il Presidente (sig. Facciano) e i consiglieri (sigg. Fitz, Righi, Di Nola, Samez, Di Pauli, Russo) che dovevano ricoprire tali cariche durante il 1948.
L'associazione cominciò a vivere. Le riunioni continuarono a tenersi nel bar da Splendor anche se la mancanza di una sede poteva creare dei problemi. La mancanza di un luogo certo dove riunirsi non era certo un problema secondario in quanto comprometteva anche l'attività di ricezione per nuovi iscritti. Un'associazione, infatti, vive, trasmette valori e si rigenera con l'affluenza delle persone. Sono queste ultime che, seppure nella loro diversità, danno all'insieme la ricarica necessaria allo sviluppo del gruppo che diviene un luogo dove crescere nelle diversità delle individualità.

Tuttavia, l'attività non subì rallentamenti anzi, il gruppo si ingrandì facendo proseliti fra gli avventori del bar e gli operai del cantiere: nel tessuto di quel rione l'associazione si irrobustiva sempre di più.
Dalle parole del sig. Di Pauli si evincono i sentimenti che albergavano in quei giovani: "in bar era più bello perchè ci si poteva trovare sempre, si discuteva, si giocava a carte, si facevano tutte quelle cose che vengono normalmente fatte da un gruppo di amici". Perchè appunto di questo si trattava: di un'amicizia che aveva le radici negli anni trascorsi assieme al servizio della marina e durante la guerra e rinsaldata dalla comune attività lavorativa nello stabilimento navale.

Il mare, lo spirito libero e vagabondo che animava ed anima i marinai di tutti i tempi e luoghi era il collante e il cemento del loro rapporto.
Dopo il primo anno, che fu di assestamento e di consolidamento della neo organizzazione, si svolsero le nuove elezioni.

L'assemblea si tenne nella sede provvisoria sita nell'Agenzia Trasporti Timavo, in via Duca d'Aosta 31 e furono eletti i signori Di Castro (presidente), Facciano, Di Nola, Righi, Samez, Di Pauli, Russo (consiglieri). Tale direttivo rimase eccezionalmente in carica dal 1949 al 1957. L'associazione passò a quaranta iscritti nel corso del 1949 e, sempre nello stesso anno, a Redipuglia, con la manifestazione del 24 maggio, festa della fanteria, ebbe inizio l'attività ricreativa del gruppo. Sempre nello stesso anno l'associazione diventò un punto di riferimento per i familiari dei caduti sui mari del mondo di Monfalcone.
Finalmente il giorno 15 maggio 1949 alle ore 10,30, all'estivo albergo impiegati, un comitato di signore locali consegnò al gruppo il vessillo. E da allora il Labaro del Gruppo, sempre seguito da una numerosa rappresentanza di marina, sarà presente nei festeggiamenti del 25 aprile, 2 giugno, 4 novembre, S. Barbara (protettrice dei marinai) e in ogni pubblica occasione.

Risale, infine, alla fine del 1949 l'intitolazione della sezione, alla memoria della Medaglia d'Oro al Valor di Marina "Marinaio T. Cellottini" di Monfalcone.
Nella continuazione delle linee di idealità tracciate nel 1947, il presidente intraprese una serie di attività sociali per il gruppo. Nel corso degli anni '50 l'associazione cominciò a ricercare e ad attuare vari tipi di attività all'interno del gruppo quali gite, cene, visite a monumenti che vengono effettuate con periodicità rinsaldando maggiormente lo spirito sociale peraltro sempre presente in quella speciale categoria di persone che sono i marinai.

Il gennaio 1950 si aprì con un ballo sociale che diverrà una consuetudine rinnovata di anno in anno. Sempre nel '50, in settembre, il gruppo partecipò alla consegna dei drappelli al 59° reggimento fanteria di stanza a Monfalcone. Nello stesso mese partecipò, in città, alle manifestazioni in onore delle navi da guerra della Regia Marina Inglese, Riflemann e Pluckj. L'ospitalità e l'organizzazione gestita dal gruppo venne particolarmente apprezzata dal comandante di quelle unità.
Nel mese di maggio del 1951 la città di Monfalcone ospitò la divisione dell'Alto Adriatico comandata dall'Ammiraglio Mimbelli che alzava 1'insegna sulla corvetta Alabarda. Anche in questa occasione, l'organizzazione impeccabile e impareggiabile del gruppo trovarono riscontro nelle parole di elogio dell'Ammiraglio che consentì la visita a bordo delle unità.

Il 1951 si chiuse, il 16 settembre, con la gita a Genova di alcuni soci in occasione delle Celebrazioni Colombiane per la consegna della medaglia d'oro alla Marina Mercantile. Il 1952 e 1953 videro l'associazione presente in tutte le manifestazioni provinciali e nazionali. Nel corso del 1954 vi furono tutta una serie di iniziative che coinvolsero i soci per tutto l'anno. Si iniziò con la gita a Padova per la benedizione del vessillo del Gruppo di quella città e si continuò in maggio con la partecipazione al raduno interregionale a Merano. Di particolare rilievo, in quel mese, le manifestazioni in occasione del recupero e del funerale dei resti dell'equipaggio del sommergibile Jalea, affondato nel golfo di Grado durante la Prima Guerra Mondiale, che si svolsero con corteo e messa al Duomo cui seguì la tumulazione nel cimitero militare di Redipuglia.
In agosto l'associazione ricevette la visita del Gruppo di Pistoia in occasione di un giro turistico dello stesso che toccava le città di Venezia, Grado e Monfalcone. Il 4 novembre 1954 il gruppo partecipò alla manifestazione di Redipuglia in rappresentanza del presidente nazionale dell'A.N.M.I. con delega dell'Ammiraglio Spalice.

Ma gli anni del dopoguerra erano anni di grandi sofferenze, non solo morali. La possibilità di disporre di denaro per il superfluo era ovviamente ridotta ed essendo 1'associazione sovvenzionata dai soci stessi, quasi tutte le manifestazioni e gite di svago, dovevano essere improntate all'insegna della parsimonia. Scampagnate in montagna, ai laghi e al mare comunque non mancavano, come non mancava l'organizzazione di partite a pallone.
Nel 1955 venne definitivamente trovata una sede stabile ubicata al primo piano della palazzina sita in via S. Francesco n°44.

Ancora oggi tale fabbricato è la sede ufficiale del Gruppo di Monfalcone. Nel 1957 si svolsero le elezioni per il rinnovo del gruppo dirigente e vennero eletti per il periodo 1958-1959 i signori: Vanin (presidente), Bean, Sergo, Righi, Samez, Di Pauli, Battaglini H. (consiglieri). Il numero degli iscritti nel corso degli anni '50 crebbe costantemente fino a raggiungere, nel 1960, le 80 unità.
Le elezioni del 1960 videro l'elezione dei sigg.: Vanin (presidente), Orsaria, Righi, Samez, Bean, Di Pauli, Russo (consiglieri), che rimasero in carica, riconfermati, fino al 1964. Nel corso di quegli anni il gruppo partecipò ai raduni annuali dell'associazione e continuò la propria attività quotidiana e tenacemente quella di proselitismo. Bibbione, Ancona, Milano e altre città divennero mete delle gite dell'associazione, un momento di svago che andava ad allargare i ristretti confini del territorio. La prassi di discutere su tutte le decisioni importanti in sede di consiglio coinvolgeva nell'attività tutti i soci che si sentivano così partecipi di un'associazione viva.

Per il biennio 1965-1967 il consiglio difettivo cambiò: divenne presidente il signor Orsaria coadiuvato dai consiglieri sigg. Nocent, Valenta, Sergo, Mininel, Frate, Pasini.
In ottobre del 1966, in occasione della benedizione dei nuovi vessilli donati ai gruppi A.N.M.I. dalla Presidenza Nazionale di Roma, si organizzò nella città di Monfalcone un raduno regionale di tutti i marinai in congedo della regione Friuli Venezia Giulia.

In giugno del 1967 ci fu una gita ai Laghi di Corno, Garda e in Svizzera. In ottobre dello stesso anno ci fu la visita all'aeroporto militare di Rivolto per assistere ad una esercitazione delle frecce tricolori.
Il biennio 1968-1970 vide l'elezione dei soci Orsaria (presidente), Albano, Moroni L., Mininel, Russo (consiglieri).

Il 1969 fu un anno particolarmente attivo: manifestazioni e cerimonie a Gradisca, Trieste, Monfalcone e Gorizia, raduno interregionale di Udine. Particolarmente degna di nota fu la consegna, il 21 settembre 1969, della bandiera di combattimento al sommergibile Lazzaro Mocenigo che era affiancato dalla nave Impetuoso. Iniziò in quell'anno l'abitudine di offrire un rinfresco ai congedanti Monfalconesi dell'arma della marina. I soci si accollavano tutto l'onere delle spese delle attività e di quant'altro serviva in quanto l'associazione non versava in una buona situazione economica.
Nel 1970 eresse perfino un monumento, nel comune di Grado a Punta Spin, in memoria degli equipaggi delle cannoniere della Marina Militare del primo conflitto mondiale.
Alla fme degli anni '60 gli iscritti raggiungevano le 130 unità e le migliori condizioni economiche dei soci avevano permesso all'associazione non solo di ingrandirsi ma di creare anche una piccola biblioteca interna.

Per il biennio 1971-1973 il presidente e i relativi consiglieri furono i sigg. Ponti, Albano, Militello, Giraldi, Violin, Pavan, Del Neri.
Per il 1974-1975 i sigg.: De Grenet (presidente), Moroni L., Bolletti A., De Falco O., Valentini C., Violin, Ermacora (consiglieri).
Per il 1977-1980 i sigg.: Blaseotto C. (presidente), Antoni A., De Falco 0., Marangoni L., Piccoli Mario, Fugaroli A., Innominato A. (consiglieri).

Nel 1971, mediante autofinanziamenti, fu ristrutturata la sede e furono rinnovati gli impianti e gli arredamenti. Ciò consentì al gruppo di modificare il proprio modus operandi indirizzando le proprie attività verso altre finalità.
Sino a quegli anni l'attività dell'associazione si era limitata, innanzitutto, all'organizzazione di gite e incontri pubblici con altri gruppi in occasione di ricorrenze storiche; a partire dal 1971 si cercò di rinnovare i programmi per renderli più rispondenti alle mutate esigenze.
Fu così istituita la veglia del mare, che coincide con il giorno di S. Valentino, 14 febbraio. A questa iniziativa culturale e sociale la città rispose positivamente. L'associazione partecipò, poi, a tutte le manifestazioni di carattere provinciale, regionale e nazionale e continuò l'opera di proselitismo con i giovani che avevano finito il servizio in marina. Purtroppo, però, i mutamenti sociali avvenuti nel Paese e i cambi generazionali portarono ad una staticità delle iscrizioni, in quanto, probabilmente, le attività del gruppo non incontravano più le aspettative e le esigenze delle nuove leve.

Di ciò ne risentì l'intera organizzazione.
Gli anni Settanta, quindi, si chiusero con un numero di soci di poco superiore al centinaio. Fu allungato il periodo di durata in carica del gruppo dirigente che fu portato a quattro anni.
Per il 1980-1984 furono eletti i signori: Antoni Albino (presidente), Ginaldi Luciano, Marangoni Loris, De Falco Onofrio, Valle Giovanni, Sellan Egidio, Antoniali Alberto (consiglieri).

Per il 1984-1988 i signori: Antoni Albino (presidente), Ginaldi Luciano, De Falco Onofrio, Valle Giovanni, Sellan Egidio, Saccavinì Gino (consiglieri).
Per il 1988-1992 i signori: De Falco (presidente), Sellan Egidio, Giraldi Dario, Fineo Luciano, Coppo Sandro, Bello Enzo, Saccavini Gino (consiglieri).
Il decennio 80/90 segnò la rinascita del gruppo anche se il numero di soci era inferiore ai periodi precedenti.

Nel 1981 fu organizzata a Monfalcone una mostra sulla Marina Militare. Era la prima volta che veniva organizzata una esposizione di dimensioni così vaste con la velleità di uscire dai confini cittadini. Fu un successo e l'affluenza fu enorme. Nel 1982 si inaugurò il monumento ai Marinai d'Italia sito davanti alla Capitaneria di Porto in via C. Cosulich. L'opera questa volta fu realizzata anche con il contributo di alcuni sponsor tra i quali 1'Italcantieri, la Monfalscavi, la floricoltura di Duino, ecc.. All'inaugurazione parteciparono, come a tutte le manifestazioni marinaie, una folta rappresentanza di associazioni nazionali e, alla presenza delle autorità civili e militari e al Dipartimento Marittimo di Ancona, suonò la banda degli alpini della Julia simbolo della convergenza di corpi militari che si distinguono per il loro alto senso civile e morale. Nel corso del 1983 iniziò una collaborazione con le associazioni sportive e, in occasione del varo dell'incrociatore portaelicotteri G. Garibaldi, venne organizzato un torneo di calcio per ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
In collaborazione con lo Stato Maggiore della Marina la società collaborò, dando assistenza logistica agli atleti, allo svolgimento dei giochi della gioventù che si tennero nel 1985 a Monfalcone. Per l'occasione fu stampato un giornalino, il "Qui sport", che piacque talmente all'Ufficio propaganda della Marina, da essere copiato a Taranto l'anno successivo. Per il 40° del gruppo fu portato in piazza della Repubblica, a Monfalcone, un centro mobile della Marina Militare, che per quattro giorni proiettò filmati sulle attività della marina. Nel corso degli anni '80, inoltre, i soci parteciparono a tutte le attività normali del gruppo: raduni, vari di sommergibili, ecc.
Iniziarono così gli anni '90 che videro il gruppo nuovamente in crescita. I soci salirono a 130 e le esperienze acquisite nella gestione di gruppo e nelle attività organizzative furono portate come esempio ed insegnamento anche fuori dai confini del Monfalconese. Per il 1992-1996 furono eletti i sigg.: De Falco (presidente), Casalino Alberto, Casalino Giuseppe, Cima Ennio, Montone Gennaro, Querci della Rovere Alberto, Sellan Egidio (consiglieri).

Per il 1996-2000 i sigg.: De Falco (presidente), Tondo Gaetano, Montone Gennaro, Sellan Egidio, Belfiore Erminio, Camarotto Giuseppe, Am1enio Sergio (consiglieri).
Gli anni '90 si aprirono con 1'inaugurazione, nella sede sociale, di una mostra di carattere storico sulla battaglia di Lissa e una mostra di modelli navali eseguita da soci con 1'hobby del modellismo. Nel 1991 l'associazione organizzò una mostra, a Klagenfurt, ospite dell'associazione marinai austriaci, mostra che contribuì a creare un profondo legame di amicizia tra i due gruppi. Tale amicizia sfociò nel gemellaggio del gruppo A.N.M.I. di Monfalcone con il gruppo Marinai Austriaci di Bruk An Der Mur. Nei primi anni '90 il gruppo diversificò ancora di più la propria attività indirizzandosi sul sociale.
È di quegli anni, infatti, la collaborazione con il comitato locale di aiuto alla Romania e la vicepresidenza per il coordinamento di tutti gli aiuti umanitari. Contribuì alla ristrutturazione dell'ospedale-orfanotrofio di Raducanemi e alla sistemazione di 50 bambini rumeni che vennero ospitati presso famiglie monfalconesi. Per i piccoli ospiti venne organizzata una giornata a Grado, ospiti della spiaggia dei carabinieri. In segno di riconoscenza per l'opera svolta, un padiglione dell'ospedale di Raducanemi fu intitolato all'A.N.M.I. di Monfalcone.

Il gruppo continuò a partecipare, come nei decenni precedenti, a tutte le manifestazioni locali e nazionali fino all'ultimo raduno nazionale di Lecce nel 1997. In quello stesso anno l'associazione offrì la Bandiera di combattimento al sommergibile Primo Longobardo, organizzò i festeggiamenti e i vari gruppi pervenuti per quella manifestazione. Il numero dei soci, in costante crescita, raggiunge, alla fine del 1997, le 166 unità.
Nel corso di questi ultimi dieci anni al gruppo A.N.M.I. si sono aggregati anche altre associazioni, come il gruppo fuoristrada e l'associazione Mare Nostrum. Nella sua sede trovano, infine, ospitalità i soci del Canale Valentinis.
Dall'analisi storica di questa associazione si può notare come la stessa, ferma nei principi guida di quel lontano, iniziale 1947, abbia saputo rinnovarsi e riadattarsi a quelli che sono gli inevitabili cambiamenti generazionali e sociali della società avendo sempre presente il bagaglio morale e spirituale dei Marinai d'Italia.